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L’autoerotismo delle Rose

Il mese di maggio è noto per le rose. Leggo che dal 1995 è anche il mese della Masturbazione. Non  è che ci si diletta di più. Semplicemente è un pretesto per educare se stessi alla scoperta del proprio corpo e far capire che è una pratica estremamente naturale. Soprattutto nelle donne che stentano a parlarne.

La fantasia col web si sopisce. Bisognerebbe leggere di più e accendere l’immaginazione. Helmut Newton da ragazzino si eccitava tantissimo ripensando alle nuotatrici che vedeva in piscina a Berlino: indossavano costumi di lana e il tessuto bagnato sui capezzoli bastava per turbarlo.

The month of May is known for the roses. I read that National Masturbation Month was introduced in 1995 by the sex-toy store Good Vibrations, in response to the dismissal of U.S. Surgeon General Joycelyn Elders. It is not that there are more delights. It is simply an excuse to educate themselves to the discovery of their bodies and to understand that it is a practice very natural. Especially in women who find it hard to talk about it.

The fantasy with the web soothes you. You should read more and fire the imagination. Helmut Newton as a young boy was excited so much thinking of the swimmers in the pool he saw in Berlin: they wore costumes of wool and wet tissue on her nipples was enough to upset him.

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Il bacio della donna ragno

Il bacio della donna ragno è un film del 1985. William Hurt meritò l’Oscar.

Non so perchè mi sia venuto in mente guardando questa foto. Credo per il filo nero.  Se un uomo inizia a guardare i tacchi, automaticamente viene ipnotizzato dalla line nera che sale.

Le calze con la cucitura mi affascinavano anche da piccola quando le vedevo indossate dalle attrici nei film in bianco e nero. Poi le trovai molto erotizzanti. Certo che la gamba deve essere perfetta e se non le indossi diligentemente fanno un pessimo effetto.

Dovrebbero tornare di moda. Tailleur, tacchi e calze con la cucitura (ho scritto calze, non collant nè autoreggenti).

Color carne. Da sera anche nere o fumè. O con un lungo filo di Swarovski Crystal.

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My new web site coming soon

Care amiche e amici, stiamo lavorando per voi. Ovviamente sempre con la filosofia dell’assaporare il  senso lento dell’attesa e del desiderio. Il  nuovo sito di Bettina sarà presto on line. Stay tuned!

Dear friends we are working for you. Of course, always with the philosophy  of slow way of expectation and desire. Stay tuned and follow me.20140211_2456Ph. Claudio Silighini/ Blouse and jewels “Lulu Talune” Boutique – Bologna, Italy /Make up and hair Natascia Broccoli

Le alcove perdute

Mi chiedo se qualcuno faccia ancora l’amore in auto.

A Bologna si andava sui colli, nei parcheggi. Ci si sentiva sicuri. Magari si posizionava la macchina in un punto in cui potevi baciare e guardare le stelle. C’era tempo.

Adesso ci sono le case, i Love Hotels, la fretta, il timore di appartarsi e “chissà chi ci guarda”.

Si dovrebbe tornare all’odore dell’erba.

In estate stendersi sui prati la notte. Oppure fare l’amore in auto, scaldandosi in mezzo al paesaggio quasi ultraterreno di quando c’è la neve.

Il freddo non si sentiva.

Si rischiava qualche ammaccatura, ma un po’ di dolore era il “profumo” dell’altro che ci rimaneva per un po’.

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Ph. E. Kroll

Il mio amore per Bob

Bob Carlos Clarke è stato un grande fotografo irlandese. Morto a soli 56 anni. Fu definito la risposta britannica a Helmut Newton.

Lavorava col bianco e nero.  Le sue erano bambole. Usava vestirle (svestirle?) con parrucche, tacchi e latex.

Una bellissima doll- squalo. Ma anche la doll con caschetto nero a carponi che ricorda un’opera-tavolo di Allen Jones.

Bob Carlos Clarke detestava le macchine digitali. Non voleva immortalare modelle conosciute ma generalmente gente comune.

Credo avesse una fissa per i capelli.

Nonostante le sue foto possano sembrare volgari in realtà per me non lo so sono affatto.

Questa la trovo sexy, ironica, evocativa.

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Anche lui, come Herb Ritts, è mancato troppo presto. Rimangono le sue bellissime dolls. E non solo.

A volte basta un niente

Il corpo nudo femminile è bellissimo. Preferibilmente “curvy”.

Non amo particolarmente i corpi troppo muscolosi e le donne troppo magre.

Consiglio sempre, visto che all’uomo piace guardare, di indossare/lasciare  addosso qualcosa quando si fa sesso: dalla collana di perle o strass, al bracciale, all’accessorio di lingerie come quello che vedete nella foto.

Vedere e intravedere. Poi magari slacciare.

Pizzo nero e pelle in trasparenza.

b5a142c86dde98c02c5f929a4febaec5(purtroppo non so chi sia l’autore del bellissimo scatto)

Magica Wanda

Ammiro Wanda Osiris ma non è della divina che parlo.

Bensì del Magic Wand, un vibromassaggiatore elettrico per il corpo, inventato dall’azienda giapponese  HITACHI.

Fu lanciato sul mercato negli anni ’70 soprattutto per rilassare la muscolatura, sciogliere tensioni e per aiutare a guarire da traumi sportivi.

In seguito fu usato per altri scopi e fu definito “la Cadillac dei Vibratori” perchè le sue vibrazioni sul clitoride procuravano potenti orgasmi.

Anche Sex and The City, grazie a una divertente scena, ha aiutato la diffusione del Magic Wand.

Oggi, diverse aziende hanno migliorato il design e addirittura la versione Smart Wands di Lelo, ha vinto il Red Dot Award 2013.

Oggetto bellissimo, senza fili e con un’impugnatura molto comoda ed elegante.

Rilassate il vostro corpo, modulate la vibrazione e giocate un po’: il beneficio sarà meglio di una seduta dal fisioterapista di fiducia.

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Hitachi Magic Wand

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